Sommario:
Che cos’è la zeolite?
Per iniziare a capire di cosa di tratta, partiamo proprio dal suo nome: deriva dal greco zeo, bollire e “lithos”, pietra e significa letteralmente "pietra che bolle". Questo singolare nome gli fu assegnato dal chimico e mineralogista svedese Axel Fredrik Cronstedt che aveva notato il liberarsi di vapore acqueo in seguito al riscaldamento del minerale, generatosi per evaporazione dell'acqua contenuta all’interno della struttura porosa della zeolite.
Le zeoliti sono infatti minerali naturali di origine vulcanica formati dall’incontro tra lava incandescente ed acqua.
Nel corso di intensa attività vulcanica, l’acqua imprigionata all’interno, raggiungendo altissime temperature (120° C), trasforma i minerali in rocce dalla struttura porosa, caratterizzate da bollosità e canalicoli.
Ne esistono molti diversi tipi, accomunati dall’alto contenuto di composti idrati di alluminio e silicio. Dal punto di vista chimico si tratta quindi di allumino-silicati idrati di sodio, calcio e potassio, caratterizzati da una struttura cristallina molto aperta che può accogliere una grande varietà di ioni. Questo conferisce loro una elevata capacità di scambio cationico con spiccata selettività nei riguardi di cationi come ammonio, potassio, piombo, bario e di assorbimento dell’acqua (30-40% del proprio peso).
Quali proprietà possiede?
Per le peculiari proprietà chimico-fisiche, la zeolite trova oggi largo impiego in molti campi, dall’allevamento, all’industria alimentare, al campo medico, etc.
Il suo utilizzo nell’ambito dell’alimentazione del cane e del gatto è legato alle diverse proprietà benefiche che possiede, in particolare:
- assorbimento dell'acqua in eccesso
- assorbimento di sostanze tossiche
- assorbimento di componenti dell'odore fecale (rende le feci meno maleodoranti)
- aumento dell'assorbimento di calcio
- effetto immunostimolante
- aiuta a ristabilire l'equilibrio della flora batterica intestinale
Effetto sul microbiota
Relativamente a questo ultimo aspetto, è stato valutato l’effetto dell’integrazione della dieta con zeolite sul microbiota fecale nel cane.
Nei cani, diversi fattori, tra cui la dieta, la presenza di batteri patogeni e le condizioni di stress possono influenzare la composizione della flora microbica intestinale.
Nei cani da caccia, ed in generale nei cani da lavoro, le condizioni di stress emozionale, come quelle a cui sono sottoposti durante l'addestramento, possono influenzare la permeabilità, la motilità, la secrezione e la produzione di muco del tratto gastrointestinale e, in ultima analisi, alterare l'habitat dei batteri intestinali residenti promuovendo cambiamenti nella composizione della flora intestinale e quindi favorendo la colonizzazione da parte dei batteri patogeni.
L’integrazione di zeolite può aiutare a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale e prevenire i disturbi del tratto gastroenterico legati allo stress nel cane, riducendo i batteri patogeni ed aumentando invece i batteri considerati benefici, come i bifidobatteri.
Tutto questo si traduce, se un alimento contenente zeolite viene somministrato costantemente per periodi medio lunghi, in una riduzione dell’odore fecale e un miglioramento della struttura delle feci stesse che si presentano più sode e facili da raccogliere.
Abbiamo visto sopra che cos’è la zeolite e quali sono le sue proprietà, in particolare il suo effetto benefico sul microbiota nei cani da lavoro.
In questi casi, infatti, le condizioni di stress a cui vengono sottoposti questi soggetti possono portare a disturbi del tratto gastroenterico con alterazione della flora microbica intestinale.
L’integrazione di zeolite può aiutare a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale e a prevenire i disturbi gastrointestinali, ma questo non è il suo unico vantaggio!
Esercizio fisico e stress ossidativo
Sappiamo che l'esercizio fisico aumenta il tasso di consumo di ossigeno, il che implica un aumento della produzione di radicali liberi.
A causa della loro elevata reattività, i radicali liberi e altri ossidanti reagiscono con varie molecole organiche e causano perossidazione lipidica, con conseguenti danni estesi a cellule e tessuti.
Questa reazione è di tipo auto-catalitico (ovvero si autoalimenta) ed è suddivisa in 3 fasi:
- Inizio: formazione dei radicali liberi
- Propagazione: in questa fase i radicali liberi formatisi, che sono instabili e quindi molto reattivi, tendono a strappare elettroni ad altre molecole che hanno intorno per stabilizzarsi. In questo modo creano però nuovi radicali liberi che si comportano allo stesso modo: ecco perché è una reazione che si autoalimenta!
- Fine: quando due molecole radicali che si incontrano danno luogo a prodotti non radicalici che quindi smettono di reagire.
Esistono dei marker, come la MDA (malondialdeide), che ci permettono di capire se lo stadio della ossidazione è avanzato.
L'intestino è un organo che può essere un attendibile indicatore della presenza di stress ossidativo poiché molte specie reattive dell'ossigeno vengono prodotte proprio nel tratto gastro-enterico.
Nonostante la barriera protettiva fornita dallo strato epiteliale, gli agenti patogeni possono provocare infiammazioni attivando cellule che producono sostanze infiammatorie e altri mediatori che contribuiscono a generare stress ossidativo.
Sappiamo inoltre che lo stress ossidativo può essere anche una delle cause di diverse condizioni patologiche gastrointestinali.
Come può aiutare la zeolite?
È stato suggerito che le zeoliti possano intrappolare i radicali liberi nella loro struttura complessa, inattivandoli ed eliminandoli.
Le strutture delle zeoliti si basano su blocchi anionici tetraedrici collegati attraverso atomi di ossigeno e con una struttura aperta, che può ospitare un'ampia varietà di ioni.
Oltre a queste caratteristiche, le zeoliti presentano versatili proprietà assorbenti, scambiatrici di cationi, disidratanti e catalitiche.
L'argilla aggiunta alla dieta può alterare la popolazione microbica del tratto gastrointestinale, determinando una microflora intestinale più favorevole e modificando anche le caratteristiche dell'ambiente intestinale, come il pH o lo stato di ossidazione.
Sono state riportate proprietà antiossidanti in vitro e in vivo di argille naturali, come le zeoliti. Alcuni studi hanno indicato che l'inclusione di zeoliti nella dieta ritarda la perossidazione lipidica con radicali perossili idrosolubili e riduce la produzione catalitica di radicali per proteggere l'organismo.
Relativamente a questo aspetto, è stato valutato l’effetto dell’integrazione della dieta con zeolite sullo stato ossidante e antiossidante nel cane.
In uno studio condotto sui cani da lavoro, in particolare cani da caccia, è stata osservata una riduzione dei marcatori di perossidazione lipidica in seguito ad integrazione della dieta con zeolite, il che indica un suo effetto benefico sulla riduzione dello stress ossidativo.
La zeolite, quindi, può aiutare a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale e prevenire i disturbi del tratto gastroenterico legati allo stress nel cane, migliorando l’odore fecale e la consistenza delle feci.
Inoltre, mantenendo la stabilità del microbiota intestinale, può contribuire a prevenire la perossidazione lipidica causata dallo stress fisico dimostrando un ulteriore effetto benefico come antiossidante.
La redazione scientifica Dogbauer
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