Fabbisogni energetici: quali caratteristiche influiscono?
“Quante crocchette devo dare al mio cane?”
È forse una delle domande che più spesso i proprietari pongono al Medico Veterinario durante le visite di routine.
La domanda in sé può sembrare banale, ma la risposta è tutt’altro che scontata.
È vero, infatti, che sulle confezioni di alimenti per animali sono presenti le tabelle che indicano il dosaggio giornaliero di alimento da somministrare in base al peso, ma è anche vero che questi dosaggi sono indicativi, e che il fabbisogno energetico può variare in base a diversi fattori individuali.
Sommario:
Età
I cuccioli, trovandosi in fase di accrescimento, hanno un fabbisogno energetico maggiore rispetto agli adulti, non basta somministrare loro quantitativi maggiori di alimenti per adulti, ma è importante che assumano alimenti formulati appositamente per loro, altrimenti rischierebbero di andare incontro a carenze o eccessi di alcuni nutrienti, come la vitamina D ed il calcio.
Quando parliamo di animali adulti, si considera che il fabbisogno calorico sia maggiore tra gli 1 e i 2 anni, perché i cani giovani sono solitamente più attivi.
I cani anziani sono invece normalmente più sedentari, quindi dopo i 7 anni l’apporto di energia dovrebbe essere ridotto (a meno che non notiamo una perdita di peso o di massa muscolare).
Taglia e Razza
I cani di piccola taglia hanno mediamente un metabolismo più rapido rispetto ai cani di taglia grande e quindi necessitano, in proporzione, di una razione giornaliera maggiore.
Esistono poi alcune razze predisposte ad aumentare più facilmente di peso: tra queste ci sono per esempio il Labrador Retriever, il Cocker spaniel, il Beagle.
I cani di queste razze necessitano di un minor apporto di energia per mantenere un peso ideale, altrimenti rischiano il sovrappeso.
Al contrario, esistono alcune razze che hanno un fabbisogno superiore alla media, come l’Alano.
Sterilizzazione
Sembra che la sterilizzazione, soprattutto nei cani maschi, sia un fattore di rischio per il sovrappeso e l’obesità, perché comporterebbe un rallentamento del metabolismo.
Dopo la sterilizzazione è quindi consigliabile ridurre il dosaggio giornaliero di alimento e monitorare il peso del proprio cane.
Stile di Vita
Un cane che passa gran parte della giornata all’aperto, magari in inverno, consuma più calorie rispetto ad uno che vive in casa, sia perché farà più movimento sia perché parte dell’energia viene spesa per la termoregolazione.
Temperamento
Soggetti particolarmente nevrili possono richiedere un supplemento di energia.
Energia Metabolizzabile
Cosa si intende con il concetto di Energia Metabolizzabile?
Su alcune etichette di alimenti per cani e gatti (non su tutte, perché non è un dato obbligatorio da dichiarare) si trova l'indicazione dell’energia metabolizzabile: questo parametro ci dice quante calorie contiene l’alimento, considerando l’energia che l’animale è effettivamente in grado di utilizzare (per questo si chiama energia metabolizzabile).
L'energia negli alimenti per cani
L’energia è fornita da 3 componenti dell’alimento, ovvero proteine, carboidrati e grassi.
Mentre proteine e carboidrati forniscono all’incirca la stessa quota di energia metabolizzabile (circa 3,5 kcal/g secondo la formula di Atwater modificata), i grassi ne forniscono più del doppio (circa 8,5 kcal/g).
Di conseguenza, più grassi ci sono in un alimento, più la sua densità energetica è elevata.
Questo significa che se scegliamo per il nostro cane un alimento povero di grassi, potremo somministrarne un quantitativo maggiore, rispetto ad un alimento con più grassi, per raggiungere lo stesso apporto calorico.
Questa può essere una strategia utile per aumentare il senso di sazietà, per esempio in caso di cani molto famelici.
Al contrario, per un cane che fatica a mantenere il peso ideale e che è poco interessato al cibo, può essere utile scegliere un alimento con più grassi, in modo che sia sufficiente un dosaggio ridotto per raggiungere il fabbisogno calorico.
Conclusioni
Il calcolo del fabbisogno energetico del proprio cane, quindi, può essere complesso.
Ecco un consiglio pratico per verificare che il dosaggio dell’alimento sia corretto: pesare periodicamente il proprio cane (circa una volta ogni 2-3 mesi) e segnarsi il tipo di cibo e la quantità che somministriamo.
Nel caso notassimo delle variazioni di peso superiori al 10% del peso iniziale, o se comunque il peso non ci sembrasse quello ideale, è bene rivolgersi al proprio Medico Veterinario di fiducia per una personalizzazione della quantità giornaliera di alimento, viste tutte le variabili dalle quali può essere influenzata.
La redazione scientifica Dogbauer alimentazione di ricerca.
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