Estate e inverno: è necessario modificare la dieta del cane e del gatto?
Se sei il tipo di persona che durante la bella stagione predilige alimenti freschi e leggeri mentre, con l’abbassarsi delle temperature, non potrebbe fare a meno di un pasto ricco ed abbondante per carburare, forse ti starai chiedendo se anche il tuo pet abbia bisogno di variare l’alimentazione in base al clima.
In linea generale, sebbene non siano necessarie modifiche estreme, ci sono alcuni interessanti fattori da tenere in considerazione quando si parla di alimentazione del cane e del gatto durante l’estate o l’inverno.
Vediamo insieme alcuni consigli e spunti per adeguare la dieta al cambio delle stagioni.
Sommario:
Temperature e fabbisogno calorico
Il fabbisogno calorico dei nostri animali è influenzato da molti fattori, tra questi, uno dei più importanti è la temperatura dell’ambiente in cui vivono.
A seconda delle temperature ambientali, il cane o il gatto potrebbero aver bisogno di utilizzare energia per mantenere costante la loro temperatura corporea.
Gli animali domestici, così come l’uomo e le altre specie animali, hanno una zona detta di benessere termico o zona di termoneutralità, ovvero un range di temperatura in cui non hanno né caldo né freddo e non devono utilizzare energia per la termoregolazione.
Per i cani, data l’estrema variabilità tra le diverse razze, anche la zona di termoneutralità è molto variabile, soprattutto in relazione alla lunghezza ed alla tipologia del pelo:
- cani a pelo lungo è compresa tra 15 e 25 gradi centigradi
- cani a pelo corto tra i 20 ed i 25 gradi
- razze nordiche (come ad esempio i Siberian Husky) ben abituate ad ambienti freddi, tra i 10 ed i 15 gradi
Quando le temperature si discostano da questi range, il dispendio energetico del cane sarà più alto al fine di mantenere costante la temperatura corporea.
Si stima ad esempio che, al di sotto dei 10° occorra incrementare di almeno un 10% il fabbisogno calorico rispetto al fabbisogno di mantenimento, fino ad arrivare ad un 50% in più di calorie per temperature inferiori a -10°.
Altre condizioni climatiche possono influire ulteriormente su questo calcolo, come l’umidità o la presenza di vento.
Quando e come cambiare in inverno?
Questi incrementi si applicano soprattutto ad animali che vivono costantemente all’esterno o in ambienti non riscaldati e che quindi hanno bisogno di un maggior apporto calorico per far fronte a temperature più o meno estreme.
Per loro sarà necessario scegliere un cibo con una concentrazione energetica più elevata, che si traduce, in sostanza, in un alimento con una più alta percentuale in grassi, dal momento che i grassi apportano più del doppio delle calorie rispetto a proteine e carboidrati.
Un buon apporto di grassi in termini di quantità e qualità influisce positivamente anche su cute e pelo, prime barriere fisiche contro il freddo.
Tuttavia, la maggior parte dei cani e dei gatti vive in ambienti riscaldati in inverno e rinfrescati in estate, per cui, in questi casi, la differenza di dispendio energetico legato alla termoregolazione è minima.
Puoi comunque considerare l’utilizzo di alimenti più energetici in inverno o aumentare la quantità dell’alimento usato abitualmente, soprattutto se si tratta di pet non sedentari, con libero accesso al giardino o che trascorrono tanto tempo all’esterno.
Fatti aiutare nella scelta e nella determinazione delle quantità da un medico veterinario e monitora il peso del tuo pet almeno una volta ogni 2 mesi per assicurarti che quantità e tipo di cibo siano adeguati.
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E durante l’estate?
La prima cosa da tenere in considerazione nei mesi caldi ed afosi è l’importanza dell’idratazione.
Assicurati che il tuo pet abbia sempre a disposizione acqua fresca (non fredda!) e pulita, cambiandola più frequentemente e lavando bene la ciotola.
Questo lo aiuterà a mantenersi idratato e a regolare la temperatura corporea per contrastare il caldo.
Se il tuo cane o il tuo gatto non è un grande bevitore, puoi pensare di aiutarlo aggiungendo alle crocchette un po’ di cibo umido, in modo che tragga liquidi anche dall’alimento.
Potresti inoltre aver notato che, durante i mesi estivi, Micio non si presenta alla ciotola con la stessa insistenza e Fido non finisce tutta la sua razione, è’ normale che si verifichi un leggero calo dell’appetito in questa stagione.
Anche in questo caso, senza stravolgere la sua alimentazione, puoi considerare di aggiungere al secco una piccola parte di alimento umido per invogliarlo.
In linea generale, puoi sostituire una parte di secco con 4 parti di umido, per cui, ad esempio, puoi ridurre la razione di crocchette di Micio di 10 grammi ed inserire 40 grammi di alimento umido.
Infine evita pasti abbondanti e fornisci invece pasti più piccoli e frequenti, preferibilmente nelle ore meno calde della giornata, momenti in cui il tuo pet avrà più voglia di mangiare.
Considera infine che un lieve calo dell’appetito (e, di conseguenza, del peso) è normale nei mesi caldi, ma l’inappetenza nei nostri amici animali è sempre un campanello d’allarme per potenziali patologie, soprattutto se, oltre ad avere poco appetito, ti sembrano anche mogi ed apatici.
In queste condizioni e se noti variazioni di peso superiori del 10% rispetto al peso iniziale consulta sempre il tuo medico veterinario di fiducia.
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