Il Cardo Mariano o Silybum marianum è una pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae. È presente in tutto il bacino del mediterraneo; tipicamente la si può trovare lungo le strade o nei campi incolti insieme ad altre erbe e la si riconosce per i fiori viola e le foglie spinose.
Sommario:
Quali sono le proprietà del cardo mariano??
La sua storia come pianta officinale ha radici lontane: risale infatti ai tempi degli antichi romani, i quali la utilizzavano per le sue proprietà benefiche, in particolare per i disturbi del fegato e della cistifellea.
Le foglie e i semi venivano utilizzati come infuso o decotto, ma anche come unguento per il trattamento di ferite ed infiammazioni.
2000 anni dopo, la scienza moderna ha convalidato questi usi e il cardo mariano si continua ad utilizzare sicuramente per le proprietà epatoprotettrici, ma non solo.
Come viene utilizzato nella medicina moderna?
Oggi la parte del cardo mariano che viene utilizzata è il seme, dal quale si estrae un complesso attivo che si chiama silimarina a sua volta costituito da flavonoidi e flavonolignani; tra questi la molecola più attiva è sicuramente la silibina.
Quali benefici ha il cardo mariano per i cani ed in particolare, quali sono gli effetti del cardo mariano sulla salute del fegato del cane?
Abbiamo già introdotto l’argomento parlando dell’uso che ne facevano i romani, i quali avevano capito che assumerlo come infuso portava beneficio al fegato.
Oggi sicuramente abbiamo molte più informazioni a riguardo e possiamo essere molto più precisi nel descrivere le proprietà di questa pianta officinale.
Attività epatoprotettrice: l’effetto più conosciuto è sicuramente quello nei confronti del fegato; la silimarina, infatti, è in grado di proteggere le cellule epatiche dall’ossidazione e da diversi tipi di tossine attraverso più meccanismi; pertanto, può essere utilizzata in corso di patologia epatica per favorire la rigenerazione cellulare, contribuendo così alla ripresa funzionale del fegato.
Nel cane, ed anche nel gatto, sono presenti alcuni studi clinici che ne hanno valutato l’impiego (da solo o in associazione ad altri attivi) e i benefici in presenza di epatopatia, anche come antidoto contro le epatotossicosi indotte da farmaci o sostanze velenose (per esempio l’ingestione del fungo Amanita phalloide) (Bahamani et al., 2015; Marchegiani e tal., 2020).
Il cardo mariano, oltre ad avere uno straordinario potere antiossidante, è in grado di aumentare la produzione di bile, di conseguenza migliora la capacità digestiva dei grassi.
Altri effetti benefici
- Recenti studi hanno suggerito che la silimarina sia importante per la salute renale tanto quanto per quella del fegato: sia nell’uomo sia nel cane è infatti anche riportata un’azione a livello renale, in particolare come protezione antiossidante dalla nefrotossicità di alcuni farmaci (Varzi et al., 2007)
- Sull’uomo è dimostrata a livello cerebrale la capacità della silimarina di contrastare la perossidazione lipidica, questo migliora la conduzione nervosa con conseguente effetto benefico sulle capacità cognitive
- supporto cardiovascolare: la silimarina sembra avere la capacità di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue con conseguente diminuzione delle placche aterosclerotiche le quali portano ad una riduzione dell’elasticità delle arterie e predispongono all’occlusione delle stesse, con tutte le conseguenze che questo comporta
- pelle e pelo: purtroppo dalle evidenze scientifiche in nostro possesso non ci sono elementi per stabilire che il cardo mariano possa avere un effetto benefico sulla pelle ed il pelo dei cani e dei gatti.
Il cardo mariano può essere utilizzato come integratore nelle crocchette dei cani?
Il cardo mariano può assolutamente essere utilizzato nelle crocchette come alimento funzionale; infatti, grazie alle sue straordinarie proprietà antiossidanti nei confronti del fegato e del rene, può essere utile ai cani di tutte le età, in particolare all’animale anziano (grazie alla sua azione antiossidante) o ogni volta in cui si ha la necessità di supportare il fisiologico benessere del fegato e del rene.
Inoltre, dalle evidenze scientifiche non risulta che il cardo mariano o i suoi componenti possano dare problemi di allergie o intolleranze alimentari e questo fa sì che tale materia prima possa essere utilizzata anche in alimenti destinati ad animali affetti da reazioni avverse al cibo.
Quali sono le dosi raccomandate di silimarina nelle crocchette per cani?
Il dosaggio consigliato di silimarina secondo il Nutritional Management of Hospitalized Animals del 2015 è di 50-150 mg per kg di peso del cane.
Si è visto però, che utilizzando un complesso costituito da silibina e fosfatidilcolina, si può ridurre drasticamente la dose utilizzata (24 mg/10 kg cane è il dosaggio usato nello studio Skorupski et al., 2011, in associazione con SAME) in quanto il complesso silibina-fosfatidilcolina ha una biodisponibilità 4 volte maggiore rispetto agli estratti singoli (Webster et al., 2019).
Ai dosaggi consigliati, attualmente non ci sono evidenze di effetti collaterali (webster et al. 2019).
Conclusioni
Concludendo, la silimarina contenuta nel cardo mariano è un potentissimo antiossidante e come tale contrasta la formazione dei radicali liberi, impedendo una serie di reazioni a catena che portano al danno cellulare.
Questa straordinaria proprietà risulta utile per preservare la salute dei nostri amici a quattro zampe e pertanto, utilizzare delle crocchette che contengano il cardo mariano, può essere un valore aggiunto nell’alimentazione di Fido.
La redazione scientifica Dogbauer
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